Il Millennium Ecosystem Assessment (MEA) definisce i servizi ecosistemici come quei “benefici multipli forniti dagli ecosistemi all’uomo”, e li distingue in quattro categorie:
Poiché questi servizi sono sempre stati disponibili, al di fuori di ogni mercato e gratuitamente, spesso il loro valore reale non viene considerato dalla società.
Tuttavia negli ultimi 50 anni, l’uomo ha modificato gli ecosistemi con una velocità e una forza mai viste prima. La causa principale di queste modificazioni è legata principalmente alla crescente necessità di risorse (cibo, acqua dolce, legname, fibre e fonti energetiche), che sta provocando una perdita irreversibile di biodiversità in tutto il Pianeta. È stato stimato infatti che il 60% dei servizi ecosistemici sia già stato compromesso (WWF, 2015).
Uno dei requisiti promossi dalla gestione forestale responsabile è la protezione ed il mantenimento dei servizi ecosistemici, attraverso incentivi che spingano i proprietari forestali verso la buona gestione di boschi e foreste e creino un valore aggiunto per coloro che già applicano questi principi. In questo modo, i gestori forestali possono dimostrare l’impatto delle proprie attività sui servizi ecosistemici.
Queste dichiarazioni danno ai Governi e al mercato una garanzia verso quegli investimenti che derivano dagli impatti positivi sui servizi ecosistemi generati dalle attività di gestione, fornendo al contempo dati verificabili e localizzabili sulle attività di gestione e sui benefici realmente generati.
La gestione forestale responsabile è dunque un modello che mira a preservare non solo le foreste, ma gli interi ecosistemi naturali da cui dipendiamo, generando una serie di benefici diretti ed indiretti che vanno al di là dei soli prodotti forestali (legna, bacche, funghi) che il bosco offre naturalmente, con ricadute positive nei confronti delle comunità locali e della gestione del territorio.