Secondo la FAO*, dal 1990 a oggi sono andati perduti circa 129 milioni di ettari di foresta – un’area equivalente per dimensioni all’intero Sudafrica. Occorre proteggere e salvaguardare le foreste, gli animali e le comunità che le abitano o dipendono da esse.
*FAO, The Global Forest Resources Assessment, 2015
Ogni minuto un’area di foresta grande quanto 40 campi di calcio viene abbattutta o bruciata per ottenere legname, fare spazio a coltivazioni di soia, palma da olio o allevamento di bestiame. Nel 2017 ciò a causato il rilascio di 7,5 miliardi di tonnellate di anidride carbonica all’atmosfera. Così facendo, rischiamo di perdere la sfida contro i cambiamenti climatici a scapito di chi verrà dopo di noi.
Benefici all’ambiente, alle persone e al mercato: attraverso la consultazione di tutte le parti interessate, cerchiamo le migliori soluzioni per le aree forestali di oggi e quelle di domani.
Sono attualmente 200 milioni* gli ettari di foresta certificati secondo lo standard FSC. Ciò significa foreste salvaguardate, e impatti positivi sui comunità locali e fauna. Bello, no?
*Fonte: FSC International, 2019
Le etichette FSC si trovano su moltissimi prodotti in tutto il mondo: dal rotolo di carta igienica al tuo libro preferito, dal cartone del latte nel tuo frigorifero a tavoli, sedie e sgabelli. Ma cosa significano? In poche parole, offrono la certezza che il prodotto è realizzato con carta o legno provenienti da fonti responsabili.
L’etichetta FSC 100% è apposta su prodotti costituiti esclusivamente da input provenienti da foreste certificate FSC.
L’etichetta FSC Riciclato indica che il legno o la carta di cui è composto il prodotto provengono da materiale da riciclo e recupero.
L’etichetta FSC Misto indica che il legno o la carta all’interno del prodotto provengono da materiale certificato FSC, materiale riciclato e/o legno controllato (non meno del 70% di materiali certificati e/o materiali riciclati).
Una selezione di esperienze di gestione forestale responsabile in Italia e nel mondo.