Foreste da indossare: i prodotti forestali nel settore della moda

Andrès Ortolano Tabolacci · 10 Settembre 2018
© Pexels

La maggior parte delle fibre di viscosa che compongono i vestiti che indossiamo proviene dalle foreste e sono generalmente più sostenibili di altri tipi di fibre. La gestione forestale responsabile ha per questo un ruolo fondamentale nel garantire l’approvvigionamento di materia prima ad un settore – quello del fashion – che sta cercando strade sempre più green per la produzione e confezionamento di tessuti e abiti.

Negli ultimi anni, l’utilizzo nell’industria della moda di tessuti composti da fibre di origine forestale come il rayon, la viscosa, il modal o il lyocell è aumentato considerevolmente. Oltre che per le qualità tecniche, questi tessuti rappresentano un’ottima alternativa alle fibre sintetiche o al cotone anche dal punto di vista ambientale, ma solo se le fibre di cellulosa provengono da foreste gestite in maniera corretta e sostenibile.

La no-profit canadese Canopy ha infatti recentemente pubblicato un’analisi che svela come le fibre di cellulosa utilizzate nel mondo della moda provengano spesso da foreste secolari o in via di estinzione. Con l’obiettivo di salvaguardare queste risorse, nel 2014 è stata lanciata la campagna CanopyStyle Initiative, che coinvolge oggi 161 partner tra cui H&M, GAP, Zara e Stella McCartney e il Forest Stewardship Council come sistema di garanzia della filiera.

Anche il nostro Paese ha visto una crescita significativa delle aziende certificate FSC® legate al settore tessile e della moda, salite a 22 negli ultimi 18 mesi. I prodotti tessili a base di cellulosa proveniente da foreste gestite in modo sostenibile hanno infatti alcune caratteristiche peculiari in grado di attrarre imprese e consumatori. Al contrario delle fibre sintetiche a base di petrolio, come il poliestere e il polipropilene, che costituiscono la maggior parte dei prodotti tessili venduti oggi, fibre come il rayon o la viscosa provengono da fonti sostenibili e rinnovabili.

Prodotti forestali nel settore della moda

Salvaguardare le foreste e garantire la filiera

Da questo punto di vista, anche il cotone può essere considerato una risorsa naturale rinnovabile; tuttavia la sua coltivazione richiede solitamente grandi quantità di pesticidi e acqua. Inoltre, seguendo l’aumento della popolazione e della domanda globale, l’espansione della superficie dedicata al cotone andrebbe a scapito di aree da utilizzare per la coltivazione di prodotti alimentari. Infine, la produzione di tessuti in cotone e in fibre sintetiche è causa di significative emissioni di gas serra.

Questi sono solo alcuni dei motivi per cui i consumatori e le imprese dovrebbero preferire dei prodotti tessili di origine forestale. Per l’industria della moda, in particolare, questa scelta può tradursi in un maggiore valore commerciale, in grado di garantire una maggiore trasparenza e sostenibilità nelle catene di approvvigionamento, riduzione dei rischi, maggiore responsabilità e migliori relazioni con i clienti.

In questo, la certificazione forestale come quella del Forest Stewardship Council® può aiutare le imprese e persone nel prendere decisioni consapevoli, contribuendo ad un’economia più verde e assicurando che gli ecosistemi forestali incontrino i bisogni e le necessità di oggi senza compromettere quelli delle generazioni future.

Chi siamo

FSC è un'organizzazione internazionale non governativa, indipendente e senza scopo di lucro, nata nel 1993 per promuovere la gestione responsabile di foreste e piantagioni.

Include tra i suoi membri ONG e gruppi ambientalisti, sociali, proprietari forestali, industrie che commerciano e lavorano il legno e la carta, gruppi della Grande Distribuzione Organizzata, ricercatori e tecnici, per un totale di quasi 900 membri.

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